Indagine sulla percezione della violenza in provincia di Benevento. Ecco i risultati

Per contrastare il fenomeno della violenza di genere l’associazione EXIT STRATEGY porta avanti un progetto di informazione e prevenzione sul territorio beneventano, sia attraverso lo sportello di ascolto, sia attraverso iniziative, laboratori e campagne di sensibilizzazioni anche nei contesti scolastici della provincia sannita.

L’elaborazione del questionario, la somministrazioni e la sua relativa elaborazione è uno strumento utile per approfondire la percezione che la popolazione ha sulla violenza di genere e su tutte le sue forme. Il questionario è stato elaborato dalle nostre operatrici ed è stato raccolto da ottobre 2015 a giugno 2016. FAC SIMILE QUESTIONARIO SOTTOPOSTO

Risultati

Sono stati raccolti 169 questionari di cui:
– 84 attind-001raverso il web

– 85 sottoposti su tutta la provincia di Benevento

Il 53% degli intervistati è proveniente dall’ambito B1, 15% ambito B2, 17% ambito B5, 11% ambito B4, 2 % ambito B3, un 2% non specifica (N.S.) la residenza.

Il questionario è stato sottoposto a 128 femmine e 34 maschi, il 4% degli intervistati non specificano il sesso. La maggior parte delle persone che ha risposto al questionario ha un’età compresa tra i 26-35 anni.

ind-002Alla domanda numero 4 (Chi commette maggiormente violenza), solo il 10% risponde dà la responsabilità delle violenza a Sconosciuti, più del 50% risponde che a commettere violenza è qualcuno di sentimentalmente coinvolto (marito, ex marito, fidanzato, ex).

Il 46% sostiene che la violenza domestica è MOLTO diffusa (numero 5). Dallo schema che segue si evincono le altre percentuali.

L’89% degli intervistati sostiene che QUALCHE VOLTA la violenza maschile e’ causata dall’alcolismo o da assunzione di droga (domanda 6), un 6% sostiene che la violenza maschile è SEMPRE causata dall’alcolismo o da assunzione di droga.

Il 41% degli intervistati ha assistito QUALCHE VOLTA ad assistere a qualche forma di violenza, il 39% ha assistito almeno ad una forma di violenza. Il 71% non ha mai subito violenza, il 27% si, il restante non sa o non specifica.

La domanda numero 9 prevedeva una risposta multipla. Ecco i risultati:

ind-003Il 15% è stato minacciato, il 14% ha risposto “tenta insistentemente di comunicare con te attraverso telefonate, email, sms, chat, social network, l’11% è stato schiaffeggiato e viene controllato in pubblico.

Il 30% sostiene che la violenza fa parte della violenza maschile (domanda 10), il 14% non lo sa.

Il 63% è convinto che le donne NON si cercano gli uomini che le maltrattano (domanda 11), il 72% risponde che QUALCHE VOLTA, in caso di violenza, l’aggressore ha problemi psichici (domanda 12).

Alla domanda numero 12 “per i figli è più importante che i genitori restano uniti nonostante i conflitti?” il 66% risponde No, il 19% Si, il 17% Non so.

Il 50% ha risposto che le donne sono più a rischio di violenza da parte di sconosciuti, il 20% non sa.ind-004

 

Alla domanda 15 “Si può uccidere per amore” le risposte sono:

– 64% NO

– 25% SI

– 11% NON SO

CONSIDERAZIONI

Il questionario è stato sottoposto sia a uomini che femmine perché l’obiettivo era indagare sulla percezione della violenza e sugli stereotipi che l’argomento si porta dietro.

La maggior parte delle persone alla domanda numero 4, cioè “Secondo te chi commette maggiormente violenza?” più del 50% ha risposto o marito/moglie, o ex marito/moglie, o fidanzato/a o ex fidanzato/a eppure alla domanda di “verifica” numero 14 (“ Le donne sono più a rischio di violenza da parte di sconosciuti?) il 50% risponde Si. E’ chiaramente  uno stereotipo molto diffuso quello di credere che la violenza di genere avviene da parte di sconosciuti, chiaramente ci sono dei casi, ma le cifre degli ultimi anni parlano chiaro. Secondo i dati ISTAT, ad esempio, il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente.

Un buon 30% degli intervistati è convinto che la violenza sia di natura maschile, la nostra società accetta così il comportamento violento come un fatto naturale e dunque fondamentalmente “normale“, rafforzando la posizione di potere dell‘uomo nella famiglia.

L’89% degli intervistati sostiene che QUALCHE VOLTA la violenza maschile e’ causata dall’alcolismo o da assunzione di droga, sicuramente l’assunzione di queste sostanza non aiutano ad affrontare problemi del genere ma l‘alcol non è una causa ma un catalizzatore in quanto abbassa la soglia di inibizione della violenza. Quindi anche questo è uno stereotipo.

Seppur il 71% degli intervistati dichiara di non aver mai subito violenza, al quesito numero 9 i comportamenti subiti mettono in luce scenari di violenza psicologica e/o stalking, come tentare insistentemente di comunicare in qualsiasi modo, minacciare, controllare in pubblico. Secondo i dati ISTAT relativi al 2014 [i]le  violenze psicologiche più  gravi (le minacce e  l’essere chiuse in  casa o  l’essere  seguite)  riguardano l’1,2% delle donne in coppia, per  un  totale  di 200mila donne,  mentre  i  figli sono stati oggetto di minaccia e ritorsione per circa 50 mila donne (0,3%). Per le donne separate la strumentalizzazione e la minaccia dei figli raggiunge il 3,4%, le violenze psicologiche più gravi il 13,5%.

Secondo le risposte raccolte solo il 2% ha subito violenze sessuali e il 7% molestie sessuali.

Alla domanda numero 12 “In caso di violenza, l’aggressore è affetto da problemi psichici il 16% risponde SEMPRE e il 72% QUALCHE VOLTA, meno del 10% degli aggressori è patologico.

Il 25% risponde SI alla domanda “si può uccidere per amore?”

L’indagine fa emergere le seguenti riflessioni:

–  è stato molto difficile sottoporre il questionari a uomini,

– il problema della violenza di genere è presente nella provincia di Benevento e c’è poca consapevolezza soprattutto delle varie forme di violenza (psicologia, economica),

– gli stereotipi sono abbastanza diffusi e sono molto dannosi.

SITOGRAFIA:

http://www.istat.it/it/files/2015/06/Violenze_contro_le_donne.pdf?title=Violenza+contro+le+donne+-+05/giu/2015+-+Testo+integrale.pdf

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